Nel volo della vita, ho avuto la fortuna d'incontrare persone che hanno alimentato la mia voglia di esserci.
Ecco perchè UN GRAZIE non è mai troppo.
Io non dimentico che senza alcuni incontri di luce sarei rimasta IL NULLA, e sono ancora IL NULLA, senza la luce che sprigiona il movimento della vita.
Ho deciso di scrivere prima di tutto per me stessa, ma anche per poter avere la possibilità di recapitare un messaggio ed essere finalmente letta.
Le parole non possono rimanere tali, per essere credute e assorbite, ci dev'essere un riscontro oggettivo con i fatti. Bisogna parlare d'amore quando si sa cos'è l'amore, quando lo corteggi ogni giorno e quando con semplici gesti arrivi al cuore delle persone che ti vivono intorno.
Io sono nata dal NULLA, mi sono riscreata, e ho imparato ad amarmi da morire, perchè solo quando si prova un sentimento forte per se stessi, s'impara ad amare anche gli altri.
Ecco perchè tutto ciò che oggi gravita intorno alle mie ombre, sono doni che profumano d'azzurro, capace di ammantare quel buio.
Ringraziare è dovuto, rischiando anche di essere ripetitiva, ma in questo volo schizofrenico della vita, ho incontrato splendide persone che mi hanno sostenuto, accompagnato, hanno creduto in me e nei miei versi, come faccio a non riconoscere tutto ciò e a non ringraziarle?
Ogni volta è un viaggio eccitante, un'emozione che mi fa rientrare negli antichi sogni della bambina dal sorriso macchiato d'incanto.
Ogni volta poterne parlare con quell'azzurro nel cuore, è un regalo.
La dualità della vita è anche la mia, le due sfumature cromatiche sono insite in me, ci convivo, lottando ogni giorno, inciampando e rialzandomi ogni volta più forte e temprata da questo ondeggiante dualismo.
Tutto ciò che mi sta capitando mi colora e mi da la forza di continuare a scrivere, infatti in questi giorni sono a lavoro per portare in vita il mio prossimo libro.
Non sarà per nulla facile, dovrò spogliarmi ancora, e dare vita a quella Regina delle ombre divenuta DONNA ribelle e complessa, ma che è capace di entrare dentro le persone con dolcezza e leggerezza.
Odio appensantire.
Odio disturbare
Voglio entrare, lasciare qualcosa di me e poi poterne uscire senza procurare dolore.
UTOPIA certe mie pretese.
Intanto il cammino tra i sogni continua e godo, un orgasmo invincibile che mi veste di poesia.
Ti offro
Ti offro
il mio sorriso armato di malinconia
ornato da spasmi silenziosi.
Ti offro
le mie calde labbra
pegno
di quel brivido mai scordato.
Attonita
appesa all'amata notte
ti sento dentro
mia fulgida e vibrante
emozione azzurra,
scuoti l’ apatia
e mi ritrovo a danzare
su palpebre che mi sognano
e abbraccio l'immenso
alleggerendo sciami di neri pensieri.
Addobbo con fiocchi e viole
il pianto
triste tiranno
per la mia voglia d'amare.
Angelica Piras
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