Mi rendo conto di essere strana,un pò fuori dal comune, di avere un disperato bisogno di quel mondo parallelo per riuscire a fronteggiare la vita.
La notte mentre tutti dormono, corro da lui, mi adagio sul suo petto profumato di sogni e finalmente respiro e riposo.
Sopra lui ritrovo la mia femminilità e senza più nessuna paura mi lascio andare al ritmo del suo respiro. Le sue verdi fronde, danzano al battito del vento, la luna intimidita dalla sua erotica danza, osserva intimidita e le stelle ballano insieme a me.
Il salice piangente cala la sua tenda odorosa, mi nasconde dalla realtà e tutto diventa azzurro.
Una danza rituale capace di drogare le ragioni e di farmi attraversare epoche lontane.
Non riesco a resistere al suo esilarante profumo, lui ha il potere assoluto sulla mia pelle ambrata, sulla mia bocca, rapisce i sensi e allora in un batter di ciglia infuocate, mi ritrovo sopra di lui, per sognare, respirare e scrivere.
Danza rituale
La bramosia si frantuma in schegge
e le ricevo dentro me come semina.
Esisto solo per l’incanto di averti dentro.
Prendo il tuo viso tra le mani,
inizio una danza rituale,
sono schiava della tua orma antica,
percorrono il tuo petto spazioso,
le tue vaste palpebre,
le tue guance marcate,
le tue labbra di brace…
e lì muoio
ebbra del tuo respiro,
sazia della tua linfa
che riempe
la mia avida bocca
Angelica Piras
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